Gli altruisti saldano i conti

 

Il padre della sociobiologia, Edwin O Wilson, ha cambiato la sua opinione sulla questione dell'importanza evolutiva dei gruppi. Dagli anni ‘60, c'è un consenso fra i sociobiologi che la pressione evolutiva significativa viene solo attraverso l'individuo e i sui geni. Ora comunque, Wilson ha concluso che anche se l'individuo è importante, il gruppo al quale appartiene può essere altretanto importante - come Darwin ha proposto inizialmente. Un gruppo può sorpassare un altro, grazie alla volontà dei membri di cooperare e così migliorare la qualità della vita dei membri del gruppo e dunque le loro prospettive riproduttive.

Wilson adduce per sostenersi uno studio sui leoni. Le leonesse dello stesso branco condividano un territorio, ma ce ne sono solo alcune che lo difendono attivamente. Se non ce ne sono abbastanza, il territorio sarà perso agli altri. Se ce ne sono una sufficienza, è mantenuto. Secondo lo studio, i difensori non hanno alcun beneficio speciale dalla loro attività, salvo quelli che derivano da essere una parta d'un gruppo efficace ma, da questo, beneficiano gli altri, gli scrocconi del branco, perché non c'è una pena per non essere una parte della difesa del territorio. Vediamo in questo il paradosso che la migliore strategia per l'individuo è essere egoista, un scroccone in una società dove la maggior parte degli altri agiscono altruisticamente per il bene comune.

Allora, siamo come le leonesse? Evidentemente ci sono delle persone che fanno le cose più o meno altruisticamente per il bene della società e ce ne sono altre che gli permettono di farlo. Ma nella società umana (e nei gruppi di qualche primato) c'è un altro fattore significativo, che ristabilisce le cose in favore degli altruisti. È un desiderio per l'equità. E la mia supposizione è che si è sviluppato per migliorare il successo della società, per l'incitamento d'altruismo fra i suoi membri. Certo, per <altruismo> voglio dire fare le cose per il beneficio degli altri aspettandosi che gli altri faranno le cose per te presto o tardi nel futuro. Se qualcun altro agisce altruisticamente verso di me, grazie al mio senso della giustizia, riterrò che  sia il mio 'dovere' agire in modo simile. Ovviamente, comunque, la tendenza a agire così non è la stessa in ognuno. È per questa ragione, suggerirei che la razza umana ha preso un passo in più - l'evoluzione dei sistemi legali che sono, in principio, basati sull'idea d'equità. Gli altruisti saldano i conti - sono stufi d'essere dati per scontati e hanno fatto intervenire i legali!

Così, per esempio, la legge di contratto è basata sulla premessa che non sarebbe giusto per qualcuno approfittare d'un accordo accettato senza fare ciò che si era impegnato a fare. La legge criminale impone la giustizia per la punizione delle persone che rubano da una casa o quelli che guidano così negligentemente che mettono in pericolo le vite degli altri. La giustizia domanda che paghi i danni se fai male a qualcun altro a causa della tua negligenza. Siamo disposti a dare in beneficenza, e anche voteremo per un governo che riscuoterà le tasse ridistributive per sostenere quelli che sono più poveri. Ma diveniamo molto turbati se troviamo che qualcuno si approfitta del sistema. Non è giusto. Dunque facciamo rispettare gli aspetti dell'equità che giudichiamo sono necessario per la nostra società.

E mi sembra che questo ha senso d'un punto di vista evolutivo perché le società che hanno un sistema legale sottosviluppato o corrotto (cioè, non giusto) hanno per la maggior parte meno successo economico. Come si può vedere con l'Africa e come abbiamo visto cogli stati d'accessione in Europa, un sistema legale solido è necessario per lo sviluppo economico e tutti gli altri vantaggi che questo porta.

Non mi rendevo conto prima, come importante siamo, noi i legali.   

                                                        

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