il sesso, la religione e la democrazia
 
Ottobre 2010
 
Abbiamo visto qualche settimana in cui la religione ha figurato nei titoli di prima pagina. Ma forse non per le ragioni migliori. La religione può avere un atteggiamento nei confronti della vita che non marcia al passo con il resto del mondo. Questo non è male in principio perché la religione è dedicata ad aumentare la quantità di bontà nel mondo. La difficoltà si trova nella definizione di “bontà”. Due settimana fa, la Supreme Court d'Inghilterra aveva bisogno di pronunciarsi sul diritto d'asilo qui per due omosessuali d'origine, rispettivamente, Iraniana e Camerunese. Come ha detto Lord Hope:
 
 
"... La persecuzione per ragione d'omosessualità non era percepita ... come un problema quando la Convenzione sullo Stato dei Rifugiati è stata scritta. Per molti anni il rischio di persecuzione nei paesi dove esiste adesso sembrava remoto. In pratica, i capi di questi paesi insistevano che l’omosessualità non esisteva. Questo era un’assurdità manifesta, ma al meno evitava il male della persecuzione. Più recentemente, attizzata dalla dottrina religiosa forviante ma vigorosa, la situazione è cambiata radicalmente. L’interpretazione ultra-conservatrice della legge islamica che predomina in Iran è un esempio. Il rampante insegnamento omofobico promosso dalle chiese evangeliche di destra nella maggiore parte d'Africa sub-sahariana, è un altro. La pena di morte è proposta in Uganda per gli omosessuali praticanti...” 
 
Il tribunale ha deciso che visto che gli omosessuali sono parte d’un ‘gruppo sociale’ (come definito nella convenzione) che sono perseguitati nei loro paesi d’origine, hanno il diritto di rimanere qui. Dato che verso 10% della popolazione del mondo è omosessuale e che ci sono quasi 80 paesi in cui è illegale essere omosessuale praticante, questa decisione ha il potenziale d'essere molto importante e, per noi, i britannici molto costosa. Ma trovo molto interessante il fatto che la nostra Supreme Court ha criticato con veemenza non solo i musulmani, ma anche gli evangelici. E l’atteggiamento degli evangelici sub-sahariani è il risultato principalmente dei missionari americani. Credono che l’omosessualità sia ‘contro natura’ e, dunque, non permissibile. Evidentemente non conoscono la ricerca recente dei naturalisti che indica che l’omosessualità è diffusa, anche rampante, nel mondo naturale.
 
L’Argentina è appena diventata uno dei paesi dove una coppia omosessuale può sposarsi. La chiesa cattolica e gli evangelici non sono affatto contenti. I cattolici hanno detto che è un affronto alla ‘legge naturale'. Questo è un concetto pericoloso per una democrazia. Non solo abbiamo la coscienza individuale del credente, ma abbiamo una legge cosiddetta basata sulla coscienza. Lo sviluppo della legge naturale per il cristianesimo è attribuita a St Tomaso d’Aquino, anche se ha le sue radici negli scritti di Aristotele. La chiesa cattolica, essendo molto legalistica, recentemente ha anche organizzato dei congressi riguardo alla legge naturale. Ma che vuole dire? In sostanza è l'idea che visto che dio è la fonte di tutto, il mondo che ha creato è basato sulla sua moralità e, per funzionare bene, per evitare un mondo pieno di problemi, dovremmo conformarci al suo regolamento.
 
Ma come possiamo decidere sulla natura della legge naturale? Naturalmente sono solo i messaggeri di dio che possono dircelo. Ho una grande difficoltà quando la chiesa, o qualsiasi altra religione, rivendica che il suo dogma sia il fondamento della legge per un paese, che dovrebbe avere la precedenza sul processo democratico. Non dovremmo confondere la legge - un contratto tra i cittadini per creare una società ordinata - con la moralità che è una convinzione privata. La moralità tocca il comportamento d’un individuo al di là di quello che è necessario per il buon funzionamento della società. La chiesa usa il termine ‘legge’ naturale esattamente per creare un’equivalenza falsa con la legge che è necessaria per fare funzionare una democrazia. Questo è un’idea pericolosa e insidiosa.
 
Non ho bisogno di spiegare la difficoltà che esiste per qualsiasi religione per mantenere la finzione che solo loro hanno la verità. Anche all’interno di ogni religione c’è molto disaccordo riguardo a molte cose. In Inghilterra vediamo il risultato nella chiesa anglicana riguardo ai vescovi donna. C’è un appello alla Bibbia quando fa comodo e un appello alla tradizione quando non fa comodo. L'edificio imperiale del papa, dei cardinali, arcivescovi, ecc. della chiesa cattolica (e l'equivalente per gli anglicani) è basato quasi solo sulla tradizione. E l’idea che i sacerdoti cattolici non possono sposarsi è una tradizione (recente) della chiesa.
 
Ma la Bibbia dice:
 
 
1 Timoteo 3:1 Se uno desidera l'ufficio di vescovo, desidera un buon lavoro. Bisogna dunque che il vescovo, sia ... marito di una sola moglie, ... uno che governi bene la propria famiglia e tenga i figli in sottomissione con ogni decoro; (ma se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà aver cura della chiesa di Dio?).  
 
Dunque qual’è l'affronto alla legge naturale - permettere ai preti di sposarsi o lo stato del celibato? Ironicamente, possiamo vedere il risultato del rifiuto della vita normale nello scandalo della pedofilia tra i sacerdoti. Forse la chiesa dovrebbe accorgersi della trave nel suo occhio invece di cercare d’imporre la sua ‘legge naturale’ incoerente sul mondo.
                        

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