Una riflessione sul Natale o una dissonanza cognitiva
 
     
 

Sono stato colpito nel periodo di Natale dalle belle descrizioni di Dio contenute nei canti e negli oratori cantati.  Lui (perché "lui" è) è grande, amorevole, onnisciente e capace di fare per noi tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Certo, la sua cura per noi difficilmente sembra essere in sintonia con la realtà della nostra vita, ma continuiamo comunque con la nostra idealizzazione di Dio.

Infatti, in una delle chiese battiste del Kentucky domenica si sono cantati inni di lode, dopo l'assoluta devastazione e i molti morti causati dal più grande uragano mai registrato in quella zona. Non riesco a immaginare come siano riusciti a conciliare la sua onnipotenza e il suo amore con il percorso casuale dell'uragano, e quindi la casualità con cui sono state "scelte" le sue vittime. Come non devono sentire la dissonanza che ne deriva?

Hanno però in qualche modo definito Dio in modo tale che è un paradigma di tutto ciò che potrebbero mai desiderare - il perfetto dittatore benigno le cui vie sono al di là della nostra comprensione - e avendolo così definito, riconoscere la realtà e quindi rimuoverlo dalla sua posizione distruggerebbe i loro sogni. 

La dittatura, per quanto benigna possa apparire in superficie, è comunque un'aggregazione di potere nelle mani di una persona, o forse dovrei dire nelle mani di un gruppo di persone.  Un dittatore ha bisogno della sua banda. Nel parco giochi il bullo ha bisogno di avere dei compagni per essere davvero efficace così come, a un livello diverso, Stalin o Saddam Hussein avevano bisogno di persone che accettassero la ricompensa offerta in cambio di essere sicari o come hanno bisogno adesso Xi Jinping o Kim Jong-Un.

Gli ecclesiastici di qualsiasi religione sono diversi? Quando cessiamo di riconoscere il dominio del loro Dio, siamo minacciati dai suoi seguaci dalla sua vendetta sotto forma di peste, pestilenza e terremoti e forse grandi venti, per non parlare della persecuzione da parte dei suoi rappresentanti sulla Terra.

La relazione tra i membri d’una banda è, tuttavia, intrinsecamente instabile, poiché lottano per la posizione tra di loro. Quanto più difficile deve essere mantenere l'ordine quando il dittatore non ha forma terrena - dove gli aderenti devono decidere tra di loro cosa avrebbe voluto il dittatore. E questo è precisamente ciò che vediamo con le religioni. Nei battibecchi settari che dilagano in tutte le religioni, vediamo il disordine che ci si aspetta quando non c'è un dittatore tangibile che mantenga il controllo. È molto più facile per i dittatori corporei mantenere l'ordine, che si tratti di paesi o di bande mafiose.

Ma per la grande maggioranza degli europei, sospetto che ci sia una crescente consapevolezza che non dovremmo prendere troppo sul serio almeno la dittatura della religione. Persino il Papa ha accettato che il peccato mortale di lussuria dovrebbe essere considerato meno grave di altri peccati mortali, come l'orgoglio, e sembra essere disposto a trascurare l'omosessualità. Naturalmente ci sono ancora i veri credenti che prendono tutto molto seriamente, e vogliono un Papa diverso (Attenzione!), ma penso che in Europa, almeno, l'idea di Dio sia sempre più messa nella stessa categoria del cioccolato - la gente lo mangia quando ha bisogno di un po' di conforto.

E così, normalmente, vivono la loro vita senza badare molto agli estremisti che vogliono che ci castighiamo per i nostri peccati. Può darsi che per una volta una dittatura finisca semplicemente perché nessuno si preoccupa più di avere paura - un rovesciamento per apatia piuttosto che per violenza.

Ma per tornare al mondo reale. Alcuni anni fa, poco prima di Natale, è stato fatto un sondaggio in Russia per trovare il più grande russo di tutti i tempi. Cinquanta milioni di persone hanno votato. E' stata una corsa serrata. Alla fine, Alexander Nevsky, un principe guerriero del 13° secolo, è arrivato primo e al secondo posto il primo ministro riformista Pyotr Stolypin, che è stato assassinato nel 1911. In una forte terza posizione, però, è arrivato lo zio Joe (Stalin).  Era infatti in testa fino a poco prima della chiusura del sondaggio. Oggi è ancora più popolare tra i russi.

Però, ditemi se sbaglio, ma non era una specie di dittatore? Un dittatore a causa di cui decine di milioni di persone sono morte nelle purghe politiche o durante la collettivizzazione forzata delle fattorie durante i suoi 28 anni di governo?

Il sondaggio era stato ispirato da un sondaggio simile effettuato in questo paese per trovare il più grande inglese. Il risultato è stato quasi la parità tra i luminari Newton e Darwin, ma alla fine il vincitore è stato Winston Churchill. Era un leader di guerra, ma stava conducendo la lotta contro un dittatore, lui dai baffi molto riconoscibili, ancora anche oggi venerato da gruppi strani di persone che vedono il pugno di ferro come il requisito principale per un leader – purché, naturalmente, possano essere nella sua banda, anche postumo.

Ovviamente non sto suggerendo che, se fossero stati vivi durante il suo regno del terrore, tutti quei russi che vedono Stalin come un grande russo sarebbero stati nella banda di Stalin. Sembra invece che, in qualche modo, il passare del tempo abbia permesso loro di sdrammatizzare l'orrore di ciò che è successo, rivedere la storia a favore di un attaccamento sentimentale alla presunta stabilità e grandezza del paese durante quel periodo. In questo modo non c'è bisogno di conciliare l'inconciliabile.

Chiedere di accettare la realtà, ma ancora acclamare il modo in cui era stata prodotta, creerebbe una seria dissonanza cognitiva. Molte persone senza dubbio guardano anche indietro con sentimentalismo alla stabilità che esisteva quando la popolazione bianca era al comando in Africa, o alla stabilità intrinseca nella maggior parte delle dittature. La visione selettiva è normale in noi umani.

Infatti sembra, dai sondaggi in questo paese, che con la mancanza di fiducia che c'è nei politici, un numero sorprendentemente grande di persone non sarebbe troppo preoccupato se non dovessero mai più votare. Quello che chiamano "leader forte" sarebbe la loro preferenza, anche se non si fermano alla dissonanza che sarebbe causata dall'uso del termine "dittatore".

Se solo potessimo metterci d'accordo su qualcuno che prenda il comando - forse i signori Obama? C'è naturalmente un precedente per invitare nuovi governanti nel sistema. Una tale offerta è stata fatta alla coppia protestante, William e Mary d'Orange, per sostituire James II, un cattolico molto appassionato e anche molto appassionato dall’idea della dittatura inerente al diritto divino dei rei. Però contemporaneamente alla nomina dei suoi sostituti, venivano stabiliti i parametri d’una monarchia costituzionale con il Bill of Rights. Si è stabilita la supremazia del Parlamento.

Ma ora il Parlamento sembra non funzionare bene, con una serie di primi ministri incapaci di ottenere il consenso dei loro stessi deputati. L'ultimo è Boris, Boris l'uomo con un vuoto dove normalmente ci sarebbe un qualche concetto di moralità. La politica del governo riguardo a Covid è ovviamente la questione più importante che il governo deve affrontare. Il fatto che 100 deputati conservatori abbiano scelto di dire che non sono d'accordo con un asse centrale del programma del loro stesso governo significa che non hanno fiducia nel premier. 

In altri tempi, questo sarebbe stato sufficiente a provocare una dimissione. Ma non più. Credo che il partito sia in realtà in uno stato di incomprensione. Per come la vedo io, anche se i voti ammontano a un po' di pestaggio di BoJo, i ribelli sembrano soprattutto voler essere visti come difensori della libertà britannica. Non chiedetemi di spiegare i loro contorti pensieri interiori, ma tutto ha a che fare con la Brexit e il desiderio di vederci come più libertari e così diversi e migliori del resto del mondo.

Quindi, la necessità attualmente vista da Boris per le restrizioni è inaccettabile per le stesse persone che ha guidato in modo che potessimo coraggiosamente andare in un nuovo brillante futuro libero dai vincoli dell'UE. È tutto piuttosto tornato a perseguitarlo. È un caso di grave dissonanza cognitiva tra le diverse sezioni del partito conservatore... e noi subiamo il danno collaterale di un governo indebolito e senza direzione.

Buon Natale!

Paul Buckingham


15 dicembre 2021


 
 

 Home           Caro Diario         Chi sono?          Guestbook