La Banda dei Milliband   
     
 

Ottobre 2010

E così abbiamo un nuovo capo del partito laburista: Ed Milliband. Nonostante le predizioni dei bookmaker, suo fratello maggiore non ha vinto la posizione più importante nel partito. Ho scritto ‘partito laburista’ perché durante il congresso del partito, e anche prima del congresso, quando i candidati cercavano di persuadere i fedeli a votare per loro, la frase ‘nuovo laburista’ non era prominente. C’era un tentativo di mettere il concetto di nuovo laburista nel passato e parlare invece d’un futuro diverso. Invece di nuovo laburista, ora abbiamo laburista ‘di nuova generazione’.

Benché, secondo Ed, il governo precedente fosse cominciato bene, con molte idee nuove, alla fine è diventato l’establishment. E Ed ci dice adesso per la prima volta che credeva che la guerra in Iraq non fosse legale, che il partito avesse agito troppo contro i diritti umani e che non fosse stato giustificabile vantarsi della fine di ‘boom and bust’. Con l’incoraggiamento dei sindacati, ha un desiderio ritornare alle radici socialiste del movimento laburista. Per lui, la terra centrista di Tony Blair e Gordon Brown era troppo a destra, troppo verso i più ricchi. Vuole mettere più l’enfasi sull'uguaglianza e la giustizia. Vuole ‘ridefinire’ la terra centrista politica. Crede che dovremmo rispondere ai desideri di quelli che hanno uno stipendio tra £20,000 e £30,000. Con un stipendio medio in Gran Bretagna di £25,000, non è irrazionale, politicamente, volere rispondere ai bisogni di quelli che sono una maggior parte della popolazione.

Ma come? Il suo discorso non è chiaro. Dice che vuole dei miglioramenti nelle vite delle famiglie ‘industriose’, e proteggere i bassi redditi contro la competizione della manodopera estranea. Visto che siamo una parte dell'Europa non mi è chiaro come questo sarebbe possibile. Visto anche che le famiglie con uno stipendio fra £20,000 e £30,000 non hanno causato la crisi finanziaria, secondo Ed non dovrebbero pagarne le conseguenze: non sarebbe giusto. Invece, i ricchi dovrebbero pagare con un aumento nelle loro tasse. Non sono convinto che Ed capisce bene la matematica. Non ci sono molti ricchi in confronto alle altre persone. E quelli che sono ricchissimi possono vivere altrove. E non è il fatto che la maggior parte dei ricchi fossero i banchieri o i politici che erano i colpevoli. Questo è rilevante visto il suo tema della giustizia. Ha detto anche che era importante fare molte cose perché era ‘la cosa giusta’. Sembra che non sia religioso ma nonostante questo fa appello a una moralità assoluta estranea.

Come sto scrivendo questo tema, non so se Milliband D sarà una parte del gabinetto ombra. Evidentemente ci sono delle differenze politiche tra loro - la guerra in Iraq, la velocità della riduzione nel nostro deficit nazionale ecc. Ma per Il loro padre, Ralph Miliband, che era un intellettuale marxista, senza dubbio il discorso di Ed sarebbe stato una grande delusione. Per lui l’idea della parità sarebbe stato qualcosa di più letterale. Ed è qui che vediamo un problema per il partito. Al sinistra ci sono ancora molte persone che vogliono avere una società in cui sarebbe impossibile arricchirsi. E c’è Peter Mandelsohn che ha detto che era ‘comfortable with the idea of people being filthy rich’ - che l’esistenza dei ricchi sfondati non si creava problema. Per il nuovo laburista, l’uguaglianza voleva dire solo la parità d’opportunità, non la parità di risultato. Ma sappiamo che anche l’uguaglianza d’opportunità non è in nessun modo possibile nel mondo reale. Possiamo cercare di diminuire un po’ le differenze, ma viste le differenze d’intelligenza e di carattere tra ogni bambino (e i loro genitori) e il loro ambiente, non sarebbe possibile anche in principio per ogni bambino d’avere le stesse possibilità nella vita. Possiamo fare qualcosa per limitare gli eccessi, ma in realtà non potremo mai raggiungere all’utopia socialista d’uguaglianza in qualsiasi senso.

Ma è la parità veramente il fattore più importante? Non è invece una società in cui l’intraprendenza dovrebbe essere incoraggiata? Attraverso i secoli ha creato tanti impieghi e ha aumentato il tenore di vita per tutti. Ovviamente abbiamo bisogno della regolamentazione per impedire gli eccessi pericolosi del sistema capitalista, particolarmente nel sistema banchiario. Ma vista la necessità di una società d’aumentare il suo PIL per il beneficio di tutti, è veramente saggio, nel nome della parità, scoraggiare quelli che sono capaci di prendere l’iniziativa necessaria, quelli che, forse nonostante loro-stessi, saranno le persone che aiuteranno gli svantaggiati a migliorare la loro condizione?

Il socialismo non dovrebbe essere una religione, anche se è trattato così da molti. È solo una serie d’idee mutevoli tra molte altre che per qualsiasi generazione devono avere l’approvazione generale dei cittadini se devono essere parte del nostro governance. Non possono o non dovrebbero essere imposti sulla base d’un appello a un moralità secolare assoluta - che è ‘la cosa giusta da fare’ o che corrisponde con la bussola morale del capo. Vorremo delle ragioni concrete Se e nella misura in cui aiutiamo gli altri, è una scelta per ogni generazione e per ogni società basato sui benefici alla società in generale.

 
 

 

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