Una Petizione  
     
 

Stavo aspettando Heather che era in un negozio di borse ad Annecy. Avevo deciso di non essere coinvolto. Ma di fronte al negozio c'era una grande chiesa cattolica. È una vecchia chiesa che è stata rinnovata recentemente a spese dei contribuenti d'Annecy.  Ho deciso dunque d'entrare e dare una occhiata all'interno. Come al solito nelle chiese francesi, era un po' scuro ma, nel buio su un tavolo, ho visto un volantino intitolato “Uno di Noi”. Ha continuato:

  Per proteggere l'embrione in Europa. L'operazione <Uno di Noi> è una Iniziativa Cittadino Europeo, attrezzo nuovo di democrazia partecipativa. L'obiettivo principale : arrestare il finanziamento europeo della ricerca sull'embrione* umano mentre il budget 2014 – 2020 è in discussione.
 

Obiettivo: 60.000 firme fino all'estate 2013. Più che una petizione, è un voto !


*Si definisce come qualsiasi cellula capace, anche se solo con l'intervento artificiale, di divenire un essere umano maturo – dunque si applica alla ricerca sulle cellule staminali.

Un voto? Per me era sorprendente. Avere un voto quando i soli partecipanti sono i cattolici mi sembrava un po' antidemocratico. In realtà, comunque, descriverlo così era un po' esagerato. Infatti il trattato di Lisbona ha autorizzato nel 2011 la creazione d'un sistema di petizioni per i cittadini europei, nel nome della 'democrazia partecipativa' - c'è un altro tipo? L'idea che il cittadino dovrebbe avere il diritto di petizione viene dall'antichità quando c'era un re e sembra che questo sia la versione moderna. Ma il diritto originale esisteva in un'epoca quando ce ne era bisogno affinché le persone ordinarie potessero essere ascoltate – almeno di tanto in tanto – da un potere assoluto. La sua reintroduzione segue la realizzazione che l'Europa non è percepita dai suoi cittadini come una vera democrazia, ma più come un potere assoluto che non risponde ai desideri del popolo ma, invece, a quelli della classe politica. L'idea dietro la petizione è un tentativo di dare l'impressione che il grande potere a Bruxelles stia ascoltando.

Ma come funzione questo sistema? Sembra che ci sia un comitato di deputati europei che considerano ogni petizione che ha raccolto almeno 1 000 000 di firme. C'è una seconda condizione – le firme non possono essere solo d'un paese, ma d'un minimo di 7 paesi, ognuno con un numero minimo di firme collegato alla popolazione del paese p.e. 54 750 per l'Italia e il Regno Unito ma per Cipro solo 4 500. Ci sono molte altre condizioni - riguardo alla traduzione, la forma della petizione, la sua registrazione ecc., ecc., (è molto semplice la burocratizza europea) e c'è una terza condizione maggiore – le firme devono essere raccolte durante un periodo che non eccede un anno dopo la sua registrazione. E che fanno i membri del comitato quando hanno considerato la petizione? Possono fare niente o proporre l'introduzione d'una modificazione della legge europea.

Allora a parte 'Uno di Noi' (sponsorizzato dalla chiesa cattolica), quale sono le altre petizioni che sono correnti? Abbiamo, per esempio :

 

 
Fermiamo l’Ecocidio in Europa: un’Iniziativa dei Cittadini per dare Diritti alla Terra” - (che farebbe dell'ecocidio un crimine contro l'umanità);

Reddito di base incondizionato (RBI)” - (un reddito per tutti, anche per i più pigri) ;

Vivisezione - Proposta di quadro legislativo volto a eliminare la sperimentazione animale nell'Unione Europea” - (Sponsorizzato da molte Leghe Antivivisezione e il partito animalista europeo);

Acqua potabile e servizi igienico-sanitari: un diritto umano universale! L’acqua è un bene comune, non una merce! ...che l’approvvigionamento in acqua potabile e la gestione delle risorse idriche non siano soggetti alle “logiche del mercato unico” e che i servizi idrici siano esclusi da qualsiasi forma di liberalizzazione” - (Sponsorizzato dalla Federazione Sindacale Europea dei Servizi Pubblici);

Sospensione del Pacchetto Energia e Clima dell'Unione europea del 2009 (ad eccezione delle clausole in materia di efficienza energetica), e ulteriore regolamentazione in materia di clima, fino alla firma degli accordi internazionali sulle emissioni di CO2 da parte dei più grandi emittenti, come Cina, Stati Uniti e India.” - (Sponsorizzato dal gruppo ELD del parlamento europeo – che include UKIP, la lega norda ecc.)

Dunque, proposte molto controverse. Quando c'era un monarca, il diritto di presentare una petizione era utile - anche per il monarca. Per lui era non solo una valvola di sfogo per il richiedente, ma anche un metodo per sapere se ci fosse un uso improprio di potere (cioè contro gli interessi del re) dalla parte degli aristocratici (i suoi middle managers).

Ma in una democrazia? Con una popolazione
totale di 500 milioni, è difficile da vedere che anche un milione di loro dovrebbero avere un modo privilegiato di promuovere una legge nuova molto controversa. Soprattutto quando, salvo per una minoranza piccolissima, gli altri 499 milioni non avrebbero nessuna preconoscenza della proposta.

La democrazia vuol dire che ogni
tale proposta sia una parte d'un dibattito pubblico aperto e non nascosta nel buio antidemocratico sia d'una chiesa che d'un processo europeo.

 

 
 

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